Appena Stu giunse sulla Terra, Mike calcolò a una contro tredici le nostre possibilità di successo.
Gli chiesi perché diavolo diminuissero. — Vedi, Man — mi spiegò con pazienza — la missione di Stu accresce il rischio. Il fatto che sia necessario non cambia che il rischio sia aumentato.
Non risposi.
Poco dopo, verso metà maggio, un nuovo fattore ridusse parte del rischio ma rivelò altri pericoli non previsti. Mike si occupava anche delle comunicazioni tramite micro-onde fra la Luna e la Terra: messaggi commerciali, dati scientifici, notiziari giornalistici, televisione, collegamenti radio-telefonici, amministrazione dell’Ente e la corrispondenza segreta del Governatore.
A parte quest’ultima, Mike poteva leggere tutte le comunicazioni via micro-onde, compresi i codici cifrati commerciali. Interpretare i cifrari era un gioco di parole incrociate per lui e nessuno aveva sospetti nei confronti di una macchina. Tranne il Governatore, e penso che lui non si fidasse in genere di nessuna macchina. Era il tipo che trova misterioso e sospetto qualsiasi attrezzo più complicato delle forbici. Mentalità primitiva.
Il Governatore si serviva di un codice che Mike non aveva mai visto. Usava anche cifrari che non passavano attraverso Mike, ma utilizzava per questi un piccolo cervello elettronico molto sciocco, sistemato nell’ufficio della sua residenza privata. Era ovvio che si sentisse perfettamente al sicuro.
Mike riuscì a rompere il segreto dei suoi cifrari e intercettare le comunicazioni del calcolatore privato. Non affrontò il problema dell’interpretazione del codice fino a quando glielo suggerì il Professore. Fino a quel momento non l’aveva mai interessato.
Appena Prof gliel’ebbé chiesto, Mike si mise ad analizzare le comunicazioni segrete del Governatore. Dovette cominciare da zero, poiché in passato aveva sempre cancellato i messaggi del Governatore appena gli giungeva dalla Terra il segnale di ricevuto. Lentamente, molto lentamente, accumulò dati necessari all’analisi. Fu un lavoro maledettamente lento, dato che il Governatore ricorreva al codice solo quando era realmente necessario. A volte passava un’intera settimana fra un messaggio e l’altro. A poco a poco Mike fece elenchi di significati possibili per ogni gruppo di lettere, assegnando una probabilità a ciascun significato. Un codice non si lascia violare tutto d’un colpo. È possibile conoscere un significato di novantanove gruppi di lettere in un messaggio di cento e non afferrare il senso del messaggio perché il centesimo gruppo rimane incomprensibile.
Tuttavia, anche chi si serve di codici ha qualche problema: se il gruppo di lettere GLOPS giunge al destinatario come GLOPT, il messaggio rimane senza senso anche per lui. Per questo, qualsiasi metodo di comunicazone in cifra o in codice ha bisogno di ripetizioni continue: furono proprio le ripetizioni l’asso nella manica di Mike, e lui vi si dedicò con la pazienza propria delle macchine.
Mike riuscì a risolvere quasi tutto il codice del Governatore prima di quanto avesse previsto. Il Governatore mandava più messaggi segreti che in passato e quasi tutti vertevano su un unico argomento, con grande vantaggio per l’interpretazione di Mike: l’argomento era sicurezza e sovversione.
Scoprimmo che Mort lanciava alla Terra appelli d’aiuto.
Comunicò che attività sovversive erano in corso nonostante il recente invio di due falangi di Arditi e chiese un numero di soldati sufficiente a piantonare tutti i punti strategici in ciascuna grotta abitata.
La direzione terrestre dell’Ente ribatté che la sua richiesta era esagerata, che le Nazioni Federate non avevano più reparti disponibili da mandare sulla Luna (i soldati terrestri inviati sulla Luna erano perduti per sempre) e che tali richieste non dovevano nemmeno essere fatte. Se volevano altre guardie, che le reclutassero fra i nuovi deportati, tenendo presente che la spesa relativa doveva essere coperta con fondi reperiti sulla Luna; la Terra non era più disposta a spendere altri soldi. Invece, perché non si affrettava a riferire sulle iniziative prese per aumentare le quote di grano, come da precedente accordo tal dei tali?
Il Governatore, a sua volta, rispose che se le sue richieste, estremamente limitate, di personale di sicurezza bene addestrato e non di deportati privi di addestramento, infidi e incapaci, non fossero state soddisfatte non avrebbe più potuto assicurare nemmeno l’ordine pubblico, altro che le nuove quote di grano.
La risposta della Terra, in tono derisorio, chiese quale importanza avesse che degli ex prigionieri volessero azzuffarsi nelle loro tane, e se la cosa lo preoccupava, perché non pensava di sospendere l’erogazione di energia elettrica come era stato fatto con successo nel 1996 e nel 2021?
Questi scambi di messaggi ci convinsero a rivedere il nostro calendario, ad accelerare alcune operazioni e a rallentarne altre. Come un pranzo perfetto, anche una rivoluzione doveva essere cucinata in modo tale che tutte le pietanze fossero pronte al momento giusto.
Stu aveva bisogno di tempo, sulla Terra. Noi avevamo bisogno di contenitori di sassi, piccoli razzi per mantenere in rotta i futuri proiettili, e le apparecchiature elettroniche per il lancio dei sassi. L’acciaio era il problema principale: bisognava comprarlo o fabbricarlo, e soprattutto trasportarlo, attraverso il meandro di gallerie e grotte, fino alla nuova catapulta. Dovevamo poi aumentare le cellule del Partito fino al piano K della piramide, diciamo 40.000 membri almeno, e questi ultimi compagni dovevano essere reclutati in base al loro spirito di lotta, più che per le qualità di intelligenza che avevamo cercato fino a ora. Dovevamo spostare i radar di Mike, perché senza di essi lui sarebbe stato cieco. Mike non poteva essere spostato; alcune sue parti periferiche erano disseminate qua e là su tutta la Luna, ma sopra il suo corpo centrale, installato nei locali dell’Ente, c’erano mille metri di roccia compatta. Per di più era racchiuso dentro un guscio d’acciaio, e gigantesche molle separavano il guscio dalla roccia per assorbire qualsiasi onda d’urto. L’Ente aveva tenuto presente la possibilità che qualcuno scagliasse bombe acca contro il suo centro elettronico.
Tutte queste operazioni dovevano essere completate prima che la pentola cominciasse a bollire. Perciò decidemmo di interrompere tutte le operazioni di disturbo che irritavano tanto il Governatore e cercammo di accelerare tutto il resto.
Simon Jester andò in ferie. Facemmo girare la voce che i Berretti della Libertà non erano più di moda, ma che conveniva tenerli in serbo per l’avvenire. Il Governatore non ricevette più telefonate notturne e i suoi nervi si calmarono. Non provocammo altri incidenti con gli Arditi, il che non valse a eliminarli, ma solo a ridurli di numero.
Nonostante i nostri sforzi per calmare i nervi del Governatore, fece la sua apparizione un sintomo che invece innervosì noi. Benché non fosse giunto sulla Luna nessun messaggio (per lo meno non ne intercettammo nessuno) che concedesse al Governatore l’aumento di truppe richiesto, il Governatore cominciò a far sgomberare personale dalle grotte dell’Ente, e molti dipendenti che le abitavano traslocarono in case di affitto a Luna City. Contemporaneamente cominciarono perforazioni preliminari ed esperimenti di risonanza in una grotta adiacente a quella di Luna City: la grotta poteva essere abitabile.
Questo duplice provvedimento implicava, con ogni probabilità, che l’Ente si proponeva di inviare sulla Luna un numero eccezionalmente elevato di prigionieri terrestri. Oppure l’Ente voleva utilizzare lo spazio di sua proprietà per uno scopo diverso da quello di dare una casa ai suoi dipendenti. Ma Mike ci disse: — Perché farsi illusioni? Il Governatore sta per ricevere le truppe richieste, lo spazio sgomberato sarà la loro caserma. Se ci fosse altra spiegazione, l’avrei già saputa.