– No, non lo so.
– Hai sentito parlare del Radiante Principale? – E' questo? – esclamo meravigliato lo studente.
– Ti aspettavi di vedere qualcosa di piu imponente e spettacolare? E naturale.
Fu creato all'epoca del vecchio Impero dagli uomini di Seldon.
Ci ha servito per quasi quattrocento anni, senza che dovessimo mal ripararlo.
E fortunatamente non si e mai guastato, poiche nessuno della Seconda Fondazione sarebbe capace di aggiustarlo. – Sorrise gentilmente. – Quelli della Prima Fondazione forse sarebbero capaci di costruirne uno esattamente uguale, ma non dovranno mai conoscerne l'esistenza.
Abbasso una leva dal suo lato della scrivania e la stanza piombo nel buio.
Ma fu solo per un istante perche a poco a poco le larghe pareti della stanza si illuminarono.
Dapprima assunsero una colorazione madreperlacea, poi apparvero tracce scure qua e la, finalmente apparvero le equazioni stampate nitidamente, con qualche linea in rosso che interrompeva ogni tanto la lunga fila di equazioni scritte in nero.
– Vieni, ragazzo, mettiti pure in piedi davanti al muro.
Non c'e pericolo di creare ombra.
Questa luce che viene proiettata dal Radiante non e come le altre.
Se devo dirti la verita, non so nemmeno vagamente come si possa ottenere questo effetto.
Ma so che non proietterai ombre sul muro.
Erano in piedi davanti al muro.
Ogni parete misurava dieci metri di lunghezza per cinque di altezza.
Era tutto scritto in caratteri minuscoli che coprivano ogni centimetro di parete.
– Questo non e l'intero Progetto – disse il Primo Oratore. – Per trascriverlo tutto sui due muri, le equazioni individuali dovrebbero essere ridotte a proporzioni microscopiche, ma non e necessario.
Quello che vedi rappresentato e il Progetto come s'e sviluppato fino a ora.
Tu hai studiato bene questa parte, vero? – Si, Oratore.
– Ne riconosci qualche punto? Senza rispondere lo studente punto un dito sul muro per indicare una equazione e in seguito a quel semplice gesto l'equazione indicata scese lentamente lungo la parete fino a fermarsi a livello degli occhi.
Il Primo Oratore sorrise. – Scoprirai che il Radiante Principale e sintonizzato sulla tua mente.
Avrai ben altre sorprese da questo piccolo strumento.
Cosa stavi per dirmi sull'equazione che hai scelto? – Si tratta – disse lo studente, – di un integrale Rigelliano, che si basa su una distribuzione planetaria di una materia indicante la presenza di due classi economiche principali sul pianeta, o forse nel Settore, piu uno schema emotivo instabile.
– E che significa tutto questo? – Rappresenta il limite della tensione, poiche qui – e lo studente indico di nuovo con il dito mentre l'equazione si spostava, – abbiamo una serie convergente.
– Bene – disse il Primo Oratore. – E ora dimmi, che ne pensi di tutto questo? Ti pare un'opera d'arte finita? – Certamente! – Ti sbagli, invece! Non e cosi.
Questa e la prima cosa che devi imparare.
Il Progetto Seldon non e ne completo, ne corretto.
E' semplicemente quanto di meglio poteva essere fatto a quei tempi.
Piu di una dozzina di generazioni di uomini hanno analizzato queste equazioni, ci hanno lavorato sopra, le hanno divise fino all'ultimo decimale, e le hanno quindi ricomposte.
Ma hanno fatto ben piu di questo.
Hanno potuto vedere svolgersi ben quattrocento anni del Piano e, contro ogni predizione o equazione matematica, hanno potuto controllare la realta, e hanno imparato.
Hanno appreso molto piu di quanto Seldon non avesse potuto e se noi con le nozioni che abbiamo accumulato per secoli dovessimo ripetere il lavoro di Seldon, riusciremmo certamente a ottenere un risultato migliore.
Hai capito? Lo studente sembrava sbalordito.
– Prima che tu possa ottenere il grado di Oratore – continuo il Primo Oratore, – devi dare un contributo originale al Progetto.
Non si tratta di sacrilegio.
Ogni segno rosso che tu vedi sul muro e il contributo di tutti gli uomini che hanno vissuto da Seldon fino a noi.
Per esempio… – disse guardando verso l'alto, – ecco la! Tutto il muro sembro abbassarsi improvvisamente.
– Questo – disse, – e il mio contributo. – Un cerchio rosso circondava due frecce incrociate e racchiudeva due metri quadrati di scrittura nera.
Nello spazio libero c'era una serie di equazioni in rosso.
– Non sembra molto – disse l'oratore. – Questa parte del Progetto si realizzera fra quattrocento anni.
Sara un periodo delicato, quando il Secondo Impero, in via di costituzione, verra conteso tra personalita rivali che minacceranno di dividerlo se avranno forze sufficienti per farlo o di irrigidirlo sterilmente se nessuno riuscira a prendere il sopravvento sull'altro.
In questo punto sono valutate ambedue le possibilita, e il metodo per superare la crisi.
C'e poi una terza eventualita, anche se le probabilita sono piuttosto basse, il dodici virgola sessantaquattro per cento per l'esattezza, ma avvenimenti a percentuali ben inferiori si sono gia verificati nel Progetto che, d'altra parte, e completo solo per il quaranta per cento.
Questa eventualita consiste nel possibile compromesso tra due o piu personalita in conflitto.
Ho dimostrato che un avvenimento del genere bloccherebbe lo sviluppo del Progetto, e procurerebbe danni molto peggiori delle guerre civili.
Fortunatamente siamo riusciti a evitare tutto cio.
Questo e il mio contributo.
– Permetti che ti interrompa, Oratore.
Come si procede per un cambiamento del genere? – Attraverso l'intervento del Radiante.
Scoprirai nel tuo caso, per esempio, che le tue equazioni saranno controllate rigorosamente da cinque diversi comitati, dopo di che sarai costretto a difenderle contro un attacco senza pieta.
Quindi si lasceranno trascorrere due anni e il tuo contributo sara controllato di nuovo.
E' accaduto piu di una volta che lavori in apparenza perfetti si siano dimostrati errati dopo mesi oppure anni d'introduzione nel Progetto.
Qualche volta capita che sia quello stesso che ha proposto l'innovazione a scoprirne l'errore.
Se dopo due anni, e un altro esame non meno dettagliato del primo, le teorie sono ancora valide, o meglio se l'innovazione del giovane scienziato mette in luce nuovi particolari ed e dimostrata con ulteriori prove, quel contributo sara aggiunto al Progetto.
E' stato l'apice della mia carriera e lo sara anche per te.
Il Radiante Principale puo essere regolato con la tua mente e tutte le correzioni o le aggiunte possono essere fatte attraverso un condotto mentale.
Non ci sara nulla che indichera che la correzione e stata fatta da te.
In tutta la storia del Progetto non sono stati mai ammessi meriti personali.
E una creazione di noi tutti.
Capisci? – Si.
Oratore.
– Ma adesso cambiamo argomento. – Si avvicino al tavolo sul quale era posato il Radiante e le equazioni scomparvero e i muri tornarono mentre la luce si riaccendeva in mezzo alla stanza. – Siediti qui accanto alla mia scrivania e ascolta alcune cose.
Per uno psicostorico, e sufficiente conoscere la Biostatistica e l'Elettromatematica Neurochimica.
Alcuni non conoscono altro e percio sono impiegati come tecnici statistici.
Ma un Oratore deve saper discutere il Progetto senza matematica.
O, se non sul Progetto vero e proprio, perlomeno sulla sua filosofia e sui suoi scopi.
"Prima di tutto, qual e il fine del Progetto? Per favore, dimmelo in parole tue e non ti far prendere da sentimentalismi.
Non sarai giudicato, te l'assicuro, per l'esposizione dei tuoi pensieri.
Era la prima volta che lo studente avrebbe potuto esprimersi con piu di qualche sillaba, e lui esito prima di lanciarsi.
Disse, diffidente: – Dagli studi che ho fatto, credo che il fine del Progetto sia di creare una civilta umana con un orientamento assolutamente diverso da quelli esistiti precedentemente.
Un orientamento che, secondo la Psicostoria, non avrebbe mai potuto nascere spontaneamente…
– Fermati! – l'interruppe il Primo Oratore senza esitare. – Non devi mai dire mai.
In tal modo sorvoli troppo comodamente sull'argomento.
In effetti, la Psicostoria predice solo probabilita.
Un determinato evento puo essere anche solo infinitesimalmente probabile, ma quella probabilita e sempre maggiore di zero.
– Si.
Oratore.
L'orientamento in questione, se mi permetti la correzione, non possiede probabilita significative di verificarsi spontaneamente.
– Cosi va meglio.
Qual e l'orientamento? – E quello di una civilta basata sulla scienza mentale.
In tutta la storia dell'Umanita, si e avuto soprattutto un progresso nella tecnica, cioe nella capacita di dominare il mondo inanimato che circonda l'Uomo.
Il controllo del proprio io e della societa sono stati lasciati al caso o alle vaghe direttive di alcuni sistemi etici intuitivi basati sull'ispirazione e sull'emotivita.
Il risultato e stato che nessuna civilta ha posseduto mai una stabilita con una percentuale superiore del cinquanta per cento, e questo solo a prezzo di grandi sacrifici per l'umanita.
– E perche l'orientamento di cui parliamo non e spontaneo? – Perche la grande maggioranza degli esseri umani possiede requisiti mentali che le permettono di prender parte al progresso della tecnica, e di conseguenza tutti ne ricevono immediati e visibili vantaggi.
Solo una minoranza insignificante, intellettualmente superiore, e capace di guidare l'uomo attraverso le notevoli difficolta della scienza mentale i cui benefici, pur durando piu a lungo, sono meno comprensibili e appariscenti.
Ma e possibile che cio provochi una dittatura di tale minoranza e che, pur a buon fine, crei divisioni fra gli uomini.
Non si puo escludere che questa sottospecie che si sarebbe creata si ribelli e debba essere dominata con la forza, il che abbasserebbe l'umanita al avello dei bruti.
Tale soluzione e per noi ripugnante e deve essere esclusa.
– Qual e dunque la soluzione? – Il Progetto Seldon.
Grazie a esso sono state create le condizioni opportune affinche in mille anni, che ora sono diventati solo seicento, si formi un Secondo Impero Galattico nel quale l'Umanita potra essere guidata dalla scienza mentale.
Nel medesimo intervallo di tempo, la Seconda Fondazione si sviluppera e preparera un gruppo di psicologi capaci di assumere la guida.
O, come molte volte io ho immaginato, la Prima Fondazione stabilira l'unita politica, mentre la Seconda Fondazione costituira una classe dirigente gia preparata.
– Capisco.
Il ragionamento mi pare giusto.
Tu pensi che qualsiasi Secondo Impero costituitosi nello spazio di tempo stabilito da Seldon sarebbe capace di soddisfare il Progetto? – No, Oratore? non lo credo.