Lo riconobbe senza sforzo.
Era Han Pritcher.
Il capitano Pritcher, un tempo cittadino della Fondazione. Il capitano Pritcher un tempo ignorato dai burocrati di quel governo in disfacimento, Il capitano Pritcher, che era stato tolto dal suo meschino lavoro di spia, e che era stato fatto da lui prima colonnello, poi generale.
Ora la sua missione e la sua importanza erano conosciute in tutta la Galassia.
Era stato un tempo un ribelle accanito, adesso era il piu leale dei suoi sudditi.
Eppure la sua fedelta non derivava dai benefici ricevuti, ne dalla gratitudine, ma solamente dall'esser stato artificiosamente convertito.
Il Mulo si rendeva conto perfettamente del forte, inalterabile sentimento che gli aveva imposto cinque anni prima.
Ma al di sotto di esso poteva sentire ancora le tracce della testarda individualita di quell'uomo: la sua intolleranza al servilismo e il suo idealismo.
Pero non erano piu che tracce.
La porta dietro di lui si apri; il Mulo si giro.
La trasparenza del muro s'offusco poco a poco fino a diventare del tutto opaca, e all'interno della stanza si accesero le luci.
Pritcher sedette dove gli venne indicato.
Non si inchino ne si inginocchio.
Non esisteva un cerimoniale particolare nelle udienze private con il Mulo.
Il Mulo era soltanto il Primo Cittadino.
Ci si rivolgeva a lui chiamandolo "signore": questo era l'unico riguardo.
Ci si poteva sedere in sua presenza, e gli si potevano persino volgere le spalle se capitava l'occasione.
Per Han Pritcher questi erano tutti segni della sicurezza e della fiducia in se stesso di quell'uomo, e ne era sinceramente soddisfatto.
– Il vostro rapporto – disse il Mulo, – mi e pervenuto ieri.
Non posso negare di averlo trovato alquanto deprimente.
Pritcher.
Il generale corrugo la fronte. – E' vero, ma non vedo a quali altre conclusioni sarei potuto arrivare.
Non credo che esista una Seconda Fondazione, signore.
Il Mulo penso per un istante, poi scosse lentamente la testa, come spesso era solito fare. – C'e la prova di Ebling Mis.
Quell'affermazione non era nuova.
E Pritcher rispose; – Forse Mis e stato uno dei piu grandi psicologi della Federazione, ma non lo si puo paragonare ad Hari Seldon.
Quando si mise a studiare l'opera di Seldon, era sotto lo stimolo del vostro controllo mentale.
Forse l'avete spinto troppo.
Puo anche essersi sbagliato.
Signore, deve essersi sbagliato.
Il Mulo abbasso la testa, mentre la sua faccia ripugnante si piegava sul magro collo. – Se fosse vissuto ancora un altro minuto! Era sul punto di dirmi dove si trovava la Seconda Fondazione.
Lui l'aveva scoperto, ne sono sicuro.
Non ci sarebbe stato bisogno allora di ritirarmi.
Non avrei avuto bisogno di aspettare e aspettare.
Quanto tempo perduto! Cinque anni sprecati per niente.
Pritcher non avrebbe potuto annoiarsi per le lamentele del suo capo, il suo sistema emotivo non glielo permetteva perche era condizionato.
Si senti invece disturbato e provo una vaga sensazione di malessere. – Quale altra spiegazione potrebbe esserci, signore? – disse. – Sono uscito in missione cinque volte.
Voi stesso mi avete tracciato gli itinerari.
E non ho saltato nessun asteroide.
Fu trecento anni fa che Hari Seldon creo le due Fondazioni affinche divenissero le basi per la costituzione del nuovo Impero che avrebbe dovuto subentrare al vecchio-ormai morente.
Cent'anni dopo la morte di Seldon, la Prima Fondazione quella che noi tutti conosciamo cosi bene dominava su tutta la Periferia.
Cinquant'anni dopo, al tempo della lotta con il vecchio Impero, la sua fama s'era sparsa per tutta la Galassia.
Ora sono passati trecento anni, e dove potrebbe trovarsi questa misteriosa Seconda Fondazione? In nessun pianeta dell'intera distesa Galattica se n'e mai sentito parlare.
"Ebling Mis disse che sarebbe rimasta segreta.
E solamente il segreto puo mutare la debolezza in forza." Un segreto cosi ben tenuto puo addirittura provare la sua inesistenza penso il Mulo.
Poi alzo gli occhi. – No, io dico che esiste. – Punto il dito ossuto.
– Cambieremo tattica.
Pritcher s'adombro. – Pensate forse di partecipare alla prossima missione? Non ve lo consiglierei signore.
– No, naturalmente io non verro.
Partirete ancora in missione, per l'ultima volta.
Ma un altro uomo sara a capo della spedizione insieme a voi.
Pritcher non rispose immediatamente, ma dopo alcuni istanti disse con voce dura: – Chi sarebbe, signore? – Un giovane qui di Kalgan, un certo Bali Channis.
– Non ne ho mai sentito parlare, signore.
– Infatti.
Ha una mente agile, e ambizioso, e non e convertito.
La mascella di Pritcher tremo per un istante. – Non riesco a vederne i vantaggi.
– Ne esiste uno, Pritcher.
Voi siete un uomo pieno di risorse e d'esperienza.
Mi siete sempre stato molto utile.
Ma siete un Convertito.
Io vi ho semplicemente costretto a essermi fedele.
Quando voi avete perso la vostra emotivita originale, avete perso anche quello preziosa individualita che non puo essere sostituita.
– Non credo signore – disse Pritcher con un sorriso. – Mi ricordo perfettamente dei giorni in cui ero un vostro nemico.
Non mi sento affatto inferiore.
– Ma questo e naturale – e quella specie di bocca del Mulo si piego in un sorriso. – Purtroppo, pero, la vostra facolta di giudizio in questo caso non puo essere obiettiva.
Questo Channis invece e ambizioso e poco altruista.
Lui ha fede e lealta soltanto verso se stesso.
Si rende conto che gli e utile lavorare per me e fara il possibile per raggiungere il successo: perche piu lunga e difficile sara la missione, piu glorioso sara il suo ritorno.
Se verra con voi, si avra quella spinta extra provocata dall'ambizione personale.
– E allora – osservo Pritcher non ancora del tutto convinto, – perche non annullate la mia Conversione, se pensate che in tal modo si abbiano dei vantaggi? Credo che ora vi possiate fidare di me.
– Questo mai.
Pritcher.
Finche starete con me vi terro sotto il mio Controllo mentale.
Se dovessi liberarvi dalla vostra Conversione ora, mi uccidereste seduta stante.
Il generale sembro turbato. – Mi dispiace che diciate queste cose di me.
– Non intendo affatto rimproverarvi, ma e impossibile che vi rendiate conto di quali sarebbero i vostri sentimenti, una volta che io vi liberassi.
La mente umana si ribella al controllo.
Un normale ipnotizzatore non puo ipnotizzare una persona contro la sua volonta.
Io invece sono in grado di farlo.
E credetemi, Pritcher, l'odio che adesso non mi dimostrate e che non sapete neanche di possedere, e qualcosa che non mi piacerebbe affatto fronteggiare.
Pritcher chino la testa.
La sensazione dell'inutilita di quel progetto lo lascio rattristato e depresso. – Ma come potete fidarvi di quest'uomo, intendo dire fidarvi completamente, se non e un Convertito? – In effetti non credo di potermi fidare.
Ed e per questo che lo accompagnerete voi.
Vedete, Pritcher – e il Mulo affondo nei cuscini della sua poltrona fino a quasi scomparire, – se questo giovane trovasse la Seconda Fondazione, e pensasse che per lui sarebbe piu vantaggioso mettersi d'accordo con loro in questo caso… capite cosa voglio dire, vero? Gli occhi di Pritcher brillarono di soddisfazione. – Cosi va meglio, signore.
– Ma ricordatevi, deve godere della massima liberta d'azione.
– Certamente.
– E un'altra cosa, Pritcher.
Questo Channis e bello, affascinante ed estremamente gentile.
Non lasciatevi ingannare.
E un uomo pericoloso e privo di scrupoli.
Non attraversategli la strada se non sarete pronto a fronteggiarlo degnamente.
E' tutto.
Il Mulo rimase nuovamente solo.
Spense le luci e le pareti intorno a lui tornarono a essere trasparenti.
Il cielo era rosso, e la citta all'orizzonte era piena di luci.
Ma a che scopo tutto questo? Avrebbe potuto, con tutti i suoi poteri, impedire a un uomo come Pritcher di essere dritto e robusto, alto e sicuro di se? Avrebbe potuto fare in modo che Bail Channis non fosse cosi bello? Avrebbe potuto forse eliminare le proprie deformita? Impreco ad alta voce.
Chi era lui, dopo tutto? Di nuovo s'accese una luce nella stanza.
Segui con la mente l'uomo ch'era entrato nel palazzo, quasi contro voglia e avverti in lui l'ondata di emozioni possedute dall'essere che avanzava.
Lo riconobbe senza sforzo: era Channis.
In lui il Mulo non riusci a localizzare un'uniformita di sentimenti, ma la caratteristica molteplicita di una mente forte, intatta e plasmata unicamente dalle mutevoli condizioni dell'Universo.
Superficialmente avvertiva la diffidenza, che smorzava gli altri sentimenti, e di quando in quando affioravano i segni di una cinica ribalderia.
Piu profondo, si sentiva l'influsso di un'ambizione smisurata che controllava ogni sentimento.
Il Mulo era conscio di poter incanalare e arginare la corrente: poteva trarre quel flusso dal suo alveo e dargli un altro corso, prosciugarlo o creare del nuovo fluido.
Ma a che pro? Era in suo potere costringere la mente di Channis ad adorarlo, ma forse questo avrebbe mutato la sua mostruosa figura, che lo spingeva a odiare il giorno e amare la notte, e faceva di lui un recluso al centro dello sterminato impero che gli apparteneva? La porta dietro di lui s'apri e il Mulo si giro.
I muri trasparenti tornarono opachi, e la stanza s'illumino.
Bail Channis si sedette e disse: – Mi aspettavo questo onore.
Il Mulo si strofino con quattro dita la proboscide, e rispose leggermente irritato: – E perche, giovanotto? – Un presentimento, forse.
A meno che non ammetta d'aver dato retta ai pettegolezzi.
– Pettegolezzi? A quale fra le migliaia che corrono in giro vi riferite? – Ho saputo che ci stiamo preparando a una nuova offensiva nella Galassia.
Spero che la notizia sia vera e che voi vi vogliate servire di me sfruttando tutte le mie capacita.
– Allora credete nell'esistenza della Seconda Fondazione? – E perche no? Rende le cose molto piu interessanti.
– E lo trovate anche interessante? – Certamente.
E' il suo mistero che mi affascina.
Quale migliore occasione per sbizzarrirsi con la fantasia.
Sembra che le edizioni dei giornali ultimamente non parlino d'altro; questo mi pare significativo.
Sul Cosmos e apparso un articolo che tratta di un mondo immaginario popolato da menti pure, e facile capire che si riferiva alla Seconda Fondazione, le quali si sono sviluppate talmente da riuscire a competere con ogni scienza fisica conosciuta.