Per le mie ricerche mi sono servito molto dei sottintesi che possono essere ricavati dalle notizie che Hari Seldon ci ha fornito nella Volta del Tempo.

— Mi rendo conto perfettamente di tutto questo, Mis.

E' una perdita di tempo ripetermelo.

— Non sto ripetendo - rispose Mis seccato. - Ciт che sto per dirti non и rinortato in quei rapporti.

— Come и possibile che tu non l'abbia scritto nei rapporti? - disse Indbur. - Come hai osato…

— Per la Galassia! Fammi parlare.

E non offenderti per ogni sciocchezza.

Smettila di blaterare e di far domande ogni volta che apro bocca.

Ricordati sciocco, che non sei altro, che la Fondazione se la caverа per necessitа storica, ma se io me ne vado adesso… sarai tu a non cavartela.

Sbattй il cappello sul pavimento sollevando una nuvola di polvere saltт sulla scrivania, con una manata liberт un angolo del tavolo dai fogli e vi si sedette.

— Dottor Mis - cominciт il sindaco debolmente, cercando di mantenere le distanze. - Dovete…

— Chiudi il becco - rispose Mis con aria feroce, - e ascolta.

Se questa roba qui - e diede un gran colpo sul libro rilegato in metallo, - contiene i miei rapporti, buttalo via.

Ogni rapporto che io scrivo passa attraverso le mani di perlomeno venti funzionari, poi giunge alle tue e quindi ripassa attraverso altre venti mani diverse.

Il sistema va bene quando non si vuoi mantenere un segreto.

Io invece ho informazioni confidenziali.

Sono tanto confidenziali che nemmeno quelli che lavoravano con me ne sapevano qualcosa.

Vi hanno lavorato sopra, naturalmente, ma ognuno separatamente… ho pensato io a mettere insieme i documenti necessari.

Sai che cos'и la Volta del Tempo? Indbur annuм, e Mis continuт con aria divertita: - Ebbene, te lo spiegherт ugualmente.

Ho immaginato questa situazione da parecchio tempo.

Io riesco a leggere nel tuo cervello, buffone rammollito.

Tu hai posato la mano sull'interruttore col quale puoi chiamare a raccolta cinquecento uomini armati e pronti a eliminarmi, tuttavia hai paura di ciт che sto per dirti: hai paura della Crisi di Seldon.

A parte il fatto che se tu osi toccare qualcosa sulla scrivania io ti rompo la testa prima che faccia in tempo ad arrivare qualcuno nella stanza.

Tu, quel bandito di tuo padre e quel pirata di tuo nonno avete succhiato abbastanza sangue dalla Fondazione.

— Questo и un tradimento - balbettт Indbur.

— Certamente - disse Mis, - e che cosa hai deciso di fare in proposito? Ma lasciami spiegare che cos'и la Volta del Tempo.

La Volta del Tempo fu creata da Hari Seldon su questo pianeta per aiutarci nei momenti difficili.

Per ogni crisi, Seldon ha preparato una registrazione che ci avrebbe aiutato e dato una spiegazione.

Finora ci sono state quattro crisi e quattro apparizioni.

La prima volta egli apparve al culmine della crisi.

La seconda, un momento dopo la soluzione della seconda crisi.

I nostri antenati lo ascoltarono tutt'e due le volte.

Durante la terza e la quarta crisi egli venne ignorato, probabilmente perchй non ce n'era bisogno.

Ma i miei studi recenti di cui non si parla nei documenti che ti ho mandato, hanno provato che anche allora и apparso, e al momento giusto.

Capisci? Non attese che l'altro rispondesse.

Buttт il mozzicone del sigaro ormai inutilizzabile e se ne accese un altro, tirando rapide boccate di fumo.

Poi aggiunse: - Ufficialmente stavo cercando di ricostruire la scienza della psicostoria.

Ebbene, nessun uomo и capace di un lavoro simile, nemmeno se avesse a sua disposizione un secolo di vita.

Mi sono servito di questa scusa per lavorare in segreto alla Volta del Tempo.

Sono riuscito a determinare con una certa esattezza il giorno in cui apparirа nuovamente Hari Seldon.

In parole povere posso darti la data esatta del culmine della quinta crisi.

— E fra quanto tempo si verificherа? - domandт Indbur.

Mis scoppiт in una gran risata. - Tra quattro mesi - rispose.

— Quattro brevi mesi, meno due giorni.

— Quattro mesi! - esclamт il sindaco con veemenza. - Impossibile.

— Impossibile un corno.

— Quattro mesi? Lo sai che significa? Perchй una crisi raggiunga il culmine in quattro mesi bisogna che sia in atto da anni.

— E perchй no? Esiste forse una legge che imponga a una crisi di svilupparsi alla luce del giorno? - Ma non c'и nulla che ci minacci.

Niente imcombe su di noi. - Indbur si tormentava le mani per l'ansia.

Poi, con una improvvisa esplosione d'ira disse: - Scendi dalla mia scrivania e lascia che rimetta in ordine.

Come posso riflettere con tutta questa confusione? Mis lo guardт, si alzт dalla scrivania e si spostт di lato.

Indbur rimise a posto i suoi fogli con ansia febbrile.

Parlт in fretta Tu non hai il diritto di venire qui in questo modo.

Se volevi sottopormi tua teoria…

— Non si tratta di una teoria.

— lo dico che и una teoria.

Se tu l'avessi presentata corredata di documenti e testimonianze, l'avrei fatta controllare dall'Istituto Superiore di Storia.

In tal modo sarebbe stata esaminata accuratamente e quindi sottoposta alla mia attenzione, dopo di che avrei preso i provvedimenti necessari.

In questo modo tu mi hai fatto perdere la bussola senza ragione.

Ecco qui, l'ho trovato.

Si trattava di un foglio di carta trasparente e argentata che il sindaco consegnт allo psicologo.

— Questo и un breve sommario, compilato settimanalmente da me, degli avvenimenti di politica estera.

Ascolta: abbiamo concluso i negoziati per un trattato commerciale con Mores, i negoziati con Lyonesse continuano, abbiamo mandato una delegazione per i festeggiamenti di non so cosa su Bonde, abbiamo ricevuto una protesta da Kalgan e abbiamo promesso di considerare la faccenda, a nostra volta abbiamo protestato contro Aspera per il modo di commerciare poco ortodosso e ci и stato promesso di rimediare… - Il sindaco seguitт a leggere una lunga lista sottovoce, poi posт il foglio di carta nello schedario.

— Ebbene, Mis, non esiste niente che non sia perfettamente sotto controllo.

La porta in fondo alla sala venne spalancata con violenza e un notabile entrт.

Indbur si alzт a metа sulla sedia.

Era confuso: troppi avvenimenti si susseguivano uno dietro l'altro.

Dopo l'irruzione di Mis adesso era il turno di quest'altro impertinente.

E si trattava per giunta del suo segretario, che se non altro, avrebbe dovuto conoscere bene il cerimoniale.

Il segretario si inginocchiт - Ebbene? - domandт Indbur seccato.

Il segretario con lo sguardo rivolto al pavimento disse: - Eccellenza, il capitano Pritcher del Servizio Informazioni, tornato da Kalgan disobbedendo ai vostri ordini e alle vostre precedenti istruzioni, ordine numero X2-513, и stato imprigionato e attende di essere condannato a morte, i due che lo accompagnavano sono stati trattenuti per essere interrogati.

E' stato stilato un rapporto completo.

Indbur sembrava agonizzare. - Ho ricevuto il rapporto.

Ebbene? - Eccellenza, il capitano Pritcher ci ha informato degli sviluppi pericolosi che poteva prendere la situazione a causa del nuovo governatore di Kalgan.

Non gli и stato concesso di essere ascoltato, secondo il vostro ordine numero X2-651, tuttavia i suoi commenti sono stati registrati.

Indbur urlт. - Ho ricevuto il rapporto anche di questo! E allora? - Eccellenza, un quarto d'ora fa и giunta una comunicazione dalla frontiera salinniana.

Astronavi identificate come provenienti da Kalgan hanno varcato i confini del territorio della Fondazione, senza autorizzazione.

Le astronavi sono armate.

C'и stato uno scontro.

Il segretario era quasi piegato in due.

Indbur era rimasto in piedi.

Ebling Mis si scosse, s'avvicinт al segretario e gli battй sulla spalla.

— E' meglio che facciate rilasciare questo capitano Pritcher immediatamente e lo portiate qui.

Andate.

Il segretario uscм, e Mis si rivolse al sindaco. - Non pensi che sia ora che tu metta in moto la macchina? Ricordati: hai solo quattro mesi di tempo.

Indbur rimase in piedi, con gli occhi vitrei.

Un solo dito sembrava in vita: tracciava rapidamente triangoli sulla superficie liscia della scrivania.

16. Conferenza

Quando i ventisette pianeti dei mercanti indipendenti, uniti solo dallo scontento nei confronti della madre patria, decisero di radunarsi a congresso, e ognuno di loro si sentiva grande pur nella sua piccolezza, indurito dall'isolamento e amareggiato dal continuo pericolo, ci furono una serie di ostacoli da superare, con lunghe consultazioni preliminari, capaci di scoraggiare il piщ incallito dei diplomatici.

Non fu sufficiente decidere in anticipo su questioni di carattere politico come il metodo di votazione, il tipo di rappresentanza se per pianeta o per popolazione.

Nй fu sufficiente stabilire l'assegnazione dei posti a tavola sia a pranzo sia in camera di consiglio, per evitare conflitti di prestigio.

La cosa piщ difficile fu superare lo scoglio del campanilismo provinciale e decidere il luogo del congresso.

Alla fine, dopo lunghe consultazioni diplomatiche, si decise di scegliere come luogo di riunione il pianeta Radole, che fin dall'inizio era stato proposto per la sua posizione centrale.

Radole era un pianeta piccolo e, per potenza militare, forse il piщ debole dei ventisette.

Questa fu un'altra ragione che determinт la scelta.

Era un pianeta con la sola fascia centrale abitabile.

Questa caratteristica era piuttosto comune tra i pianeti della Galassia, tuttavia, ben raramente certi pianeti venivano abitati.

In altre parole, si trattava di un pianeta dove i due emisferi, l'uno esposto al sole, l'altro esposto alla notte, erano rispettivamente caratterizzati da un caldo insopportabile e da un freddo polare.

Soltanto la fascia mediana era abitabile, perchй costantemente illuminata da una luce indiretta.

Un pianeta del genere a prima vista pare del tutto inabitabile per coloro che non hanno mai avuto l'occasione di provarci, ma esistono determinate zone ben sistemate e Radole City occupava una di queste zone dove il clima era ideale.

Si stendeva ai piedi di colline al limite dei contrafforti montuosi che riparavano la zona dall'influenza dell'emisfero ghiacciato.

L'aria calda e asciutta proveniente dall'emisfero infuocato scioglieva i numerosi ghiacciai al limitare delle montagne.

L'acqua era stata incanalata e Radole City era diventata un giardino che aveva costantemente il clima di un mattino di giugno.


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