Sei in Irlanda.
Oh, e sei lм che lo fai. Oh, sм. Sм. E senti l'odore dell'ammoniaca e della dose quotidiana di complesso B.
Dove il sapone и caduto nel fiume, dice Tyler, dopo mille anni di gente uccisa e pioggia, gli antichi hanno trovato che i loro vestiti erano piщ puliti se li lavavano proprio lм.
Sto pisciando sulla Pietra di Blarney.
«Cazzo» dice Tyler.
Sto pisciando dentro i miei calzoni neri con le macchie di sangue rappreso che stomacano il mio capo.
Sei in una casa in affitto in Paper Street.
«Questo significa qualcosa» dice Tyler.
«Questo и un segno» dice Tyler. Tyler и pieno di informazioni utili. Nelle culture prive di sapone, dice Tyler, usavano la propria orina e l'orina dei loro cani per lavare i vestiti e i capelli per via dell'acido urico e dell'ammoniaca.
C'и odore di aceto e il fuoco sulla mano in fondo alla lunga strada si spegne. C'и il fuoco della lisciva che ti brucia la cavitа biforcuta del naso e l'odore di vomito ospedaliero di piscia e aceto.
«Era giusto uccidere tutta quella gente» dice Tyler.
Hai il dorso della mano rosso e gonfio e lucido come un paio di labbra nella forma precisa del bacio di Tyler. Sparse intorno al bacio ci sono le bruciature del pianto di qualcuno.
«Apri gli occhi» dice Tyler e la sua faccia и luccicante di lacrime. «Congratulazioni» dice Tyler. «Ti sei avvicinato di un passo al fondo.
«Devi vedere» dice Tyler, «come si и fabbricato il primo sapone usando eroi.»
Pensa agli animali usati per testare chissа quali prodotti.
Pensa alle scimmie sparate nello spazio.
«Senza la loro morte, il loro dolore, senza il loro sacrificio» dice Tyler, «noi non saremmo niente.»
10
Fermo l'ascensore tra due piani mentre Tyler si slaccia la cintura. Quando l'ascensore si ferma le ciotole da minestra impilate sul carrello del buffet smettono di tintinnare e il vapore sale come un fungo verso il tetto della cabina mentre Tyler solleva il coperchio della zuppiera.
Tyler comincia a tirarselo fuori e dice: «Non guardarmi, se no non mi viene».
La minestra и una dolce crema di pomodoro con coriandolo e vongole. Fra i due, nessuno coglierа l'odore di qualunque cosa ci mettiamo dentro noi.
Io gli dico di sbrigarsi e mi guardo alle spalle, dove c'и Tyler con il suo ultimo centimetro immerso nella minestra. И proprio divertente, sembra un elefante grande e grosso in camicia bianca e cravattino da cameriere che beve la minestra dalla sua piccola proboscide.
«Ti ho detto di non guardare» dice Tyler.
La porta della cabina davanti a me ha una finestrella grande come una faccia da cui vedo il corridoio di servizio. Con la cabina ferma tra due piani, il mio punto di vista и piщ o meno quello di uno scarafaggio sopra il linoleum verde e da lм a livello di scarafaggio il corridoio verde si allunga fino al punto di fuga, oltre porte semiaperte dove i titani e le loro mogli gigantesse bevono champagne a barili e si parlano urlando, ornati di diamanti piщ grossi di quanto mi sento io.
La settimana scorsa, racconto a Tyler, quando sono venuti qui a fare la loro festa di Natale gli avvocati dell'Empire State, me lo sono fatto venire duro e l'ho ficcato in tutte le loro mousse all'arancia.
La settimana scorsa, racconta Tyler, ha fermato l'ascensore e ha scoreggiato su un intero carrello di dessert per il tи della Junior League.
Quel Tyler sa quanto assorbe gli odori una meringa.
A livello di scarafaggio sentiamo l'arpista prigioniera che fa musica per i titani che sollevano braciole d'agnello infilzate sulle loro forchette, ciascun boccone grosso come un maiale intero, bocche come famelici Stonehenge d'avorio.
Gli dico di sbrigarsi.
«Non ci riesco» dice Tyler.
Se la minestra si raffredda la rimandano indietro.
Quei giganti, loro sono capaci di rispedire in cucina qualcosa per nessun motivo. Gli piace vederti correre perchй sono loro a pagare. Per una cena come questa, uno di questi banchetti, sanno che la mancia и giа inclusa nella fattura, cosм ti trattano con i piedi. Noi in realtа non riportiamo mai niente in cucina. Cambiamo di posto nello stesso piatto alle pommes parisiennes e agli asperges hollandaises e li serviamo a qualcun altro e tutt'a un tratto vanno benissimo.
Le Cascate del Niagara, dico io. Il Nilo. A scuola credevamo tutti che se mettevi la mano di qualcuno in una scodella di acqua tiepida mentre dormiva, avrebbe bagnato il letto.
«Oh» dice Tyler. Dietro di me Tyler dice: «Oh, sм. Oh, la sto facendo. Oh, sм. Sм».
Dietro le porte non del tutto chiuse delle sale da ballo che si affacciano sul corridoio di servizio frusciano sottane d'oro e nere e rosse, alte come il sipario di velluto dorato al vecchio Broadway Theatre. Di tanto in tanto un paio di berline Cadillac in pelle nera con i lacci lа dove dovrebbero esserci le spazzole del parabrezza. Sopra le automobili si muove una cittа di palazzi di uffici con la fascia rossa alla vita.
Non troppo, dico io.
Io e Tyler ci siamo trasformati in guerriglieri dell'industria dei servizi. Sabotatori di cenoni. L'albergo organizza cene e quando qualcuno vuole da mangiare, gli arriva da mangiare e da bere e gli arrivano i servizi di piatti e di bicchieri e gli arrivano i camerieri. Gli arriva tutto, fattura unica. E siccome sanno che non ti possono minacciare con la mancia, per loro sei solo uno scarafaggio.
Tyler, lui ha fatto un cenone una volta. И stato allora che Tyler и diventato un cameriere pirata. Per quel primo cenone Tyler serviva il pesce in una nuvola di casa bianca, una bolla di vetro che sembrava fluttuare sopra la cittа su gambe d'acciaio posate sul fianco di una collina. Mentre gli ospiti stanno mangiando il pesce e Tyler sta risciacquando i piatti della prima portata, entra in cucina la padrona di casa con un pezzo di carta in mano che sventola come una bandiera, tanto le trema la mano. A denti stretti Madame vuole sapere se i camerieri hanno visto qualcuno degli ospiti percorrere il corridoio che porta nel lato della casa dove ci sono le camere da letto. In particolare ospiti donne. O magari il padrone di casa.
In cucina ci sono Tyler e Albert e Len e Jerry che risciacquano e impilano i piatti e c'и Leslie, il cuoco, a ungere con burro all'aglio i cuori di carciofo ripieni di gamberetti e lumache.
«Noi non possiamo andare in quella parte della casa» dice Tyler.
Noi entriamo dalla rimessa. Noi non dobbiamo vedere altro che la rimessa, la cucina e la sala da pranzo.
Il padrone di casa entra alle spalle della moglie e le sfila il pezzo di carta dalla mano tremante. «Non ci sarа nessun problema» dice.
«Come posso guardare in faccia quella gente» ribatte Madame, «se non so chi и stato?»
Il padrone di casa posa la mano aperta sulla schiena del suo vestito da sera bianco come la casa e Madame si raddrizza, squadra le spalle, e tutt'a un tratto tace. «Sono i tuoi ospiti» dice lui. «E questa festa и molto importante.»
Sembra la versione assai comica di un ventriloquo che anima il suo pupazzo. Madame guarda il marito e con una spintarella il padrone di casa riconduce sua moglie in sala da pranzo. Il biglietto cade per terra e la sventagliata avanti e indietro della porta della cucina lo spinge sui piedi di Tyler.
«Che cosa dice?» chiede Albert.
Len esce per cominciare a ritirare i piatti del pesce.
Leslie rimette la teglia di cuori di carciofo nel forno e chiede: «Allora, che c'и scritto?».
Tyler guarda Leslie e, senza nemmeno raccogliere il messaggio, risponde: «"Ho versato un certo quantitativo di orina in almeno una delle sue molte eleganti fragranze"».
Albert sorride. «Hai pisciato nel suo profumo?»
No, risponde Tyler. Ha solo lasciato il messaggio tra i flaconi. Ne avrа un centinaio davanti allo specchio in bagno.