In realtà non avevamo fatto nessun piano, volevamo solo far perdere il sonno a Mort e ad Alvarez… cosa che accadde a loro e alle loro guardie del corpo. Mike si limitò a chiamare ogni tanto il numero telefonico privato del Governatore fra mezzanotte e le quattro. Era un numero segreto che doveva essere noto solo a pochi dei suoi collaboratori più stretti. Chiamando contemporaneamente al telefono questi stretti collaboratori, e collegandoli con Mort, Mike non solo riuscì a creare una confusione indescrivibile, ma fece arrabbiare il Governatore con i suoi assistenti… Mort si rifiutava di credere che non fossero stati loro a chiamare.
Fu un incredibile colpo di fortuna che il Governatore, carico di rabbia, si mettesse a correre giù per le scale. È un errore che anche chi arriva per la prima volta sulla Luna commette una volta sola. Si trovò a galleggiare a mezz’aria e cadendo si distorse una caviglia: per poco non si ruppe la gamba. E quando avvenne l’incidente, Alvarez era a pochi passi da lui.
Questi scherzetti servivano solo a far perdere il sonno, nient’altro: come la voce che la catapulta dell’Ente era stata minata e sarebbe saltata in aria. La diffondemmo qualche notte più tardi. Novanta uomini più diciotto non possono perlustrare cento chilometri di catapulta in poche ore, specialmente quando i novanta sono Arditi delle forze di pace, non abituati a lavorare con indosso la tuta a pressione. Quello scherzo lo facemmo in una notte di Terra piena, con il sole alto. Gli Arditi rimasero all’aperto più di quanto lo consigliassero considerazioni di sicurezza e andarono molto vicini al primo ammutinamento della storia del loro corpo. Uno dei molti incidenti fu fatale. Cadde o fu spinto? Era un sergente.
Gli allarmi di mezzanotte resero gli Arditi in servizio al controllo passaporti molto più nervosi, e ciò aumentò il numero degli scontri fra soldati e Lunari e il risentimento da entrambe le parti. Simon decise di aumentare la pressione.
La poesia di Adam Selene era molto più elevata. Mike sottoponeva i suoi versi al Professore e ne accettava il giudizio critico senza risentimento. La scelta delle parole e delle rime era perfetta, dato che nella memoria di Mike erano sempre presenti tutte le parole del vocabolario inglese e gli bastavano pochi microsecondi per trovare la parola adatta. Ciò che gli mancava, era l’autocritica, che però si sviluppò rapidamente con la direzione di Prof.
La firma di Adam Selene apparve per la prima volta sulle pagine serie di Moonglow, sotto una poesia malinconica intitolata Casa. Erano i pensieri di un vecchio deportato morente che scopriva, nel momento di lasciare la vita, di amare la Luna come una nuova patria. Il linguaggio era semplice, lo schema ritmico sciolto. L’unico accenno vagamente sovversivo era la conclusione, da parte del moribondo, che anche l’aver sopportato tanti Governatori non era stato un prezzo troppo alto.
Dubito che i redattori di Moonglow ci avessero riflettuto a lungo. Era roba buona, e la pubblicarono.
Alvarez mise sottosopra l’intera redazione per risalire ad Adam Selene. Il numero della rivista era stato in vendita per almeno due settimane prima che Alvarez notasse la firma, o qualcuno gliela facesse notare; noi tenevamo molto a che lui se ne accorgesse. Rimanemmo lusingati per il modo con cui Alvarez si agitò quando finalmente vide la firma.
I redattori non poterono dare alcun aiuto agli uomini di Alvarez. Gli dissero la verità: la poesia era arrivata per posta. Avevano conservato la lettera? Sì, certamente… Ah, no, spiacenti, le buste venivano sempre gettate via. Dopo lunghi interrogatori, Alvarez lasciò la redazione, circondato da quattro Arditi che si era portato appresso per mantenersi in salute.
Spero che si sia divertito a studiare quel foglio di carta. Era un foglio intestato della Società Selene.
Investimenti
Il Presidente
Vecchia Cattedrale
Sotto l’intestazione era scritta a macchina la poesia Casa, di Adam Selene.
Le impronte digitali che vi apparivano erano state aggiunte dopo che avevamo spedito la lettera. Era stata battuta a macchina su una "Electrostator" da ufficio della Underwood, il modello di macchine più comune sulla Luna. Nonostante questo non esistono troppe macchine del genere, dato che sono importate; un bravo investigatore avrebbe dovuto identificare facilmente la macchina. L’avrebbe trovata nell’ufficio di Luna City dell’Ente Lunare. Le avrebbe trovate, dovrei dire, dato che nell’ufficio ce n’erano sei dello stesso modello e le usammo tutte, cinque parole ciascuna, a turno. Quell’operazione costò a Wyoh e a me una notte di sonno e un rischio troppo grosso, anche se Mike era in ascolto su ogni telefono, pronto a darci l’allarme. Non ripetemmo più l’esperimento. Alvarez, comunque, non era un investigatore scientifico.
Avevo troppo da fare. Non potevo trascurare i miei clienti e d’altra parte il lavoro di Partito richiedeva sempre più tempo, benché delegassi tutto quanto era possibile. Ma era necessario prendere decisioni su un numero infinito di problemi e messaggi che salivano e scendevano. Dovevo anche trovare qualche ora libera per esercitarmi alla gravità terrestre, con i pesi addosso, e non potevo chiedere all’Ente il permesso di usare la loro centrifuga, quella utilizzata dagli scienziati terrestri per allungare il periodo che potevano trascorrere sulla Luna. L’avevo già usata prima, ma questa volta non potevo comunicare all’Ente che mi stavo preparando per un viaggio sulla Terra.
Esercitarsi senza centrifuga è un sistema molto meno efficace ed era ancora più noioso dato che non sapevo con certezza se ne avrei avuto davvero bisogno. Ma secondo Mike, comunque andassero le cose, c’era almeno un trenta per cento di probabilità che qualche Lunare, in rappresentanza del Partito, dovesse fare il viaggio sulla Terra.
Non riuscivo a vedermi nelle vesti di ambasciatore, non ho una preparazione specifica e non sono un diplomatico. Prof era l’individuo più adatto di tutti. Ma era vecchio e forse non ce l’avrebbe fatta ad arrivare vivo sulla Terra. Mike ci aveva detto che un uomo dell’età del Professore aveva meno di quaranta probabilità su cento di sopravvivere.
Comunque, Prof si sottopose con gioia all’estenuante esercizio, per poter sfruttare al massimo le probabilità che aveva. Che altro dovevo fare se non mettermi pesi addosso e prepararmi a partire e a sostituirlo, nel caso che il vecchio cuore cedesse? Wyoh fece lo stesso nell’eventualità che le circostanze mi impedissero di lasciare la Luna. In realtà lo faceva per condividere le nostre pene. Wyoh usava sempre la generosità invece della logica.
Oltre agli affari, il lavoro di Partito e gli esercizi con la gravità, c’era anche il lavoro agricolo. Avevamo perduto tre figli con i recenti matrimoni, acquistando solo due mariti: Frank e Ali. Poi Greg dovette andare a lavorare per la Compagnia LuNoHo, come direttore degli scavi per la nuova catapulta.
Era un passo necessario. Bisognava stare molto attenti nell’assumere personale per i lavori della catapulta. Per molte cose potevamo servirci di personale non iscritto al Partito, ma i posti chiave dovevano essere affidati a compagni tecnicamente competenti quanto politicamente sicuri. Greg avrebbe preferito non andare: la fattoria aveva bisogno di lui e non voleva lasciare la sua chiesa. Tuttavia accettò l’incarico.
Dovetti così tornare a fare lo schiavo dei maiali e dei polli, almeno per una parte della giornata. Hans, che è un buon agricoltore, si assunse la direzione della fattoria, facendo il lavoro di due uomini. Le nuove responsabilità preoccupavano Hans. Avrebbero dovuto toccare a me, dato che ero più anziano di lui, ma Hans era più esperto di me nel lavoro dei campi, quindi era inevitabile che succedesse lui a Greg. Io mi limitavo a sostenerlo, approvando sempre le sue decisioni e cercando di dargli una mano nelle poche ore libere che mi restavano. Non avevo più un istante di sosta.