— La lingua ha cinquantasei forme della seconda persona singolare — spiegò il capitano. — Le variabili sono il sesso della persona alla quale ci si rivolge, il rango comparativo delle due persone coinvolte, il grado di parentela, se ne esiste uno. Sono parenti prossimi? Lontani? O niente affatto parenti? Per finire, c’è il grado di vicinanza emotiva. Si tratta di un buon amico? Di una persona alla quale si vuole bene? Sanders ha fatto gran parte della traduzione. È sempre molto formale, molto rispettoso verso i hwarhath. Il suo titolo… addetto… non è molto importante.

— È l’unico particolare della sua situazione che mi soddisfa — disse il maggiore. — Era capitano vent’anni fa e lo è anche ora. Il fatto di aver cambiato parte non ha giovato alla sua carriera.

Il capitano Van annuì. — Quando si rivolge ai hwarhath, usa sempre una forma di "tu" che indica che sta parlando con un maschio di grado superiore, non imparentato con lui e col quale non ha alcun legame emotivo. E loro… quasi sempre… hanno risposto usando la forma reciproca, indicando che parlano con un maschio di grado inferiore, non imparentato e relativamente straniero. In ogni caso, i hwar si comportano stranamente con lui. — Il capitano fece una pausa. — Devo procedere con cautela, al riguardo. Parlo di qualcosa che è tutt’altro che sicuro. Sono… tranne il generale… troppo cortesi. Nel modo in cui si muovono attorno a lui. Gli concedono molto spazio e sono attenti a dove si trova e a quello che fa. Non si aspettano che lui ceda loro il passo; e non incontrano il suo sguardo. Sanders sta con questa gente da tanto tempo. Dovrebbe aver imparato a tenere gli occhi bassi. Ma, a volte, se ne dimentica e soltanto il generale lo guarda negli occhi. Gli altri lo evitano.

"Si comporta… e anche loro… come se fosse più importante di quello che sembra. Il che porta a una seconda considerazione. Lui e il generale, a volte, parlano in una lingua che, a quanto pare, non è conosciuta dagli altri hwar. È quasi sicuramente una lingua hwarhath, anche se non assomiglia molto a quella che abbiamo imparato. Secondo me, si tratta della lingua del generale che, sempre secondo me, non appartiene alla etnia della lingua che conosciamo." Il capitano Van sorrise. "Lo si comprende più facilmente degli altri hwarhath o di Sanders.

"Dopo aver notato tutto questo, ho cominciato a prestare maggiore attenzione a Sanders e al generale. Io non sono il traduttore principale. Non ho dovuto passare tutto il tempo a pensare ai problemi tecnici della lingua. Ho potuto, invece, concentrarmi sugli alieni come popolo.

"Una volta, alla fine di una lunghissima giornata, il generale ha cambiato lingua. Ha detto qualcosa nella sua lingua, poi è passato all’altra, e credo che ciò sia accaduto per il fatto che non ha cambiato abbastanza rapidamente il corso dei suoi pensieri. Si è rivolto a Sanders usando la forma intima del ’tu’. È una forma che non dice niente sul grado o sulla parentela. Indica soltanto il sesso della persona alla quale ci si rivolge. Il sesso è sempre importante per i hwarhath.

"Per quel che possiamo dire noi, questa forma viene usata verso i membri di una famiglia vicina alla persona, per i carissimi amici… che sono di solito amici fin dall’infanzia… e per amanti riconosciuti.

"Più tardi, ho controllato la registrazione" continuò il capitano. "Ho sentito bene il generale e poi, guardando la registrazione, sono riuscito a esaminare le altre persone del gruppo hwarhath addetto ai negoziati. Erano rimaste gelate. Un paio avevano espressioni che sarebbero potute essere di sconforto o di imbarazzo. Ho una certa difficoltà a leggere le espressioni dei hwar. La loro lingua è più facile e così pure il linguaggio dei loro corpi.

"Chi mi interessava era Sanders. Non ha affatto reagito e me ne sarei accorto se un umano fosse rimasto scioccato o imbarazzato; e quando ha risposto al generale, ha usato il titolo per intero. Non Primo Difensore, che è ciò che usa quasi sempre, ma Difensore della Terra con Onore Primo Davanti."

— Non sono sicura di seguirla — disse Anna.

— Credo che il generale stesse usando la forma che abitualmente usa con Sanders, molto verosimilmente quella che aveva usato un momento prima nell’altra lingua.

— Quando Sanders ha usato il titolo per intero, gli stava ricordando: "Quello non è appropriato, qui".

Anna ci pensò sopra un momento. — Quello che mi sta dicendo… quello che penso che mi stia dicendo… è che Nicholas ha una relazione sessuale con una persona che è ricoperta di pelo grigio.

— Be’ — disse il maggiore — lui non fa parte della famiglia del generale, e non è un amico d’infanzia, e per quello che possiamo dire, il nemico non ha ciò che chiameremmo una normale vita sessuale. Nessuno di loro ce l’ha.

Anna si mise a ridere. — Che cosa vuol dire?

— Voglio dire esattamente quello che ho detto. Abbiamo scoperto un’intera cultura, forse un’intera specie, che non pratica l’eterosessualità, se non forse… e non ne siamo sicuri… come una perversione.

— Come si riproducono?

— Lei come pensa che facciano? — Il maggiore era ovviamente a disagio. Strano, dal momento che non aveva problemi a parlare di guerra e di gente che moriva. — Moderna tecnologia medica. Inseminazione artificiale.

Il che aveva senso. Ma come si era sviluppata una cultura simile? E perché? E che cosa aveva fatto prima dello sviluppo della moderna tecnologia medica? Anna aprì la bocca per porre la prima di molte domande.

— Sono andato a vedere la scheda di Sanders — disse il maggiore. — Non c’era niente… assolutamente niente… che indicasse qualche problema in relazione alla sessualità. Tutti i suoi test psicologici erano buoni. Non si è mai sposato, ma molta gente della Mi trova difficile avere relazioni a lungo termine.

Come si verifica la predisposizione a lasciarsi sessualmente coinvolgere con degli alieni? Soprattutto se nessun alieno è disponibile? Anna tentò di immaginare una nuova versione del Mmpi.

Rispondi sì o no:

— Trovo la peluria grigia sessualmente eccitante.

— Ho fantasie su persone con gli occhi azzurri chiari e le pupille orizzontali.

Posò la tazza. — Credo di aver ricevuto informazioni sufficienti, per il momento: e sono in ritardo al lavoro. Si potrebbe continuare un’altra volta?

Il maggiore guardò il capitano, che annuì. Sembrava a disagio ma Anna aveva la sensazione che non fossero tanto gli alieni a infastidirlo quanto il maggiore. Doveva essersi sicuramente laureato in una delle scienze del comportamento. Era molto probabile che fosse meno disturbato dalle varianti che si potevano trovare nella gente e nelle loro culture.

Anna si alzò.

Il maggiore disse: — Si ricordi, nessuna di queste informazioni è per uso pubblico.

Anna non moriva dalla voglia di correre giù per la collina e di raccontare al primo che incontrava le abitudini sessuali degli alieni o di Nicholas Sanders, o che si fosse messa in qualcosa di tremendamente strano. — Non si preoccupi, maggiore. In questo momento, voglio soltanto andare a guardare un branco di creature, che sono tutte di entrambi i sessi e il cui maggiore impegno in questo momento è di organizzare la loro unica copulazione annuale. Buonasera.

Aveva un’eccellente vista della baia mentre scendeva per la collina. Era splendente di luce, come lo erano il canale e l’oceano. Sentì dapprima d’essere soprattutto sorpresa, poi cominciò a pensare alla cultura hwar. Era interessante. E prometteva di essere anche divertente. Dopo un momento, provò l’impulso irresistibile di mettersi a ridere e lo fece.


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