— Mi dispiace, signore — gli disse, sbarrandogli il passo come aveva fatto l'addetta all'accettazione. — La Dottoressa Ahrens ha chiesto che l'aspettaste qui.

— Non voglio lasciare l'Infermerà. Ho bisogno di telefonare al mio segretario.

— Sarò lieta di procurarle un telefono, signore — ribatté la donna, in tono deciso, poi si girò per lanciare un'occhiata verso il corridoio, lungo il quale stavano sopraggiungendo Gilchrist e Latimer.

— Spero che la Signorina Engle abbia l'opportunità di assistere ad un decesso — stava dicendo Gilchrist. — Nel 1300 l'atteggiamento nei confronti della morte era molto diverso dal nostro, perché la morte era una cosa comune e una parte accettata dell'esistenza e la gente dell'epoca era incapace di provare dolore o senso di perdita.

— Signor Dunworthy — chiamò l'infermiera, tirandolo leggermente per un braccio, — se aspetterà dentro le farò avere un telefono. Da questa parte, per favore — aggiunse quindi, rivolta a Gilchrist e a Latimer, e li scortò nella sala d'attesa.

— Io sono il Sostituto del Preside della Facoltà di Storia — affermò Gilchrist, scoccando un'occhiata rovente a Dunworthy. — Badri Chaudhuri è una mia responsabilità.

— Certo, signore — replicò l'infermiera, chiudendo la porta. — La Dottoressa Ahrens vi raggiungerà appena possibile.

Latimer posò l'ombrello su una sedia e la borsa della spesa di Mary su quella vicina… a quanto pareva aveva provveduto a recuperare tutti i pacchetti che lei aveva sparso sul pavimento, perché Dunworthy poteva scorgere la scatola della sciarpa e una delle confezioni natalizie a sorpresa che sporgevano dalla sommità della borsa.

— Non siamo riusciti a trovare un taxi — spiegò Latimer, con il respiro affannoso, sedendosi accanto ai suoi fagotti, — quindi abbiamo dovuto prendere la metropolitana.

— Di dove è originario Puhalski… il tecnico apprendista che aveva intenzione di utilizzare per la transizione? — domandò Dunworthy. — Ho bisogno di parlare con lui.

— Riguardo a cosa, se posso chiederlo? Oppure in mia assenza ha assunto il controllo totale della Sezione Medievale?

— È essenziale che qualcuno legga i dati di verifica e accerti che sia tutto a posto.

— Sarebbe felice se qualcosa fosse andato storto, vero? Ha tentato di boicottare questa transizione fin dal principio.

— Se fosse andato storto? — ripeté Dunworthy, incredulo. — Qualcosa è già andato storto: Badri è in ospedale privo di conoscenza e noi non abbiamo idea se Kivrin si trovi dove o quando dovrebbe essere. Ha sentito Badri, ha detto che nei dati c'era qualcosa che non andava, e questo significa che dobbiamo trovare un tecnico che ci dica di cosa si tratta.

— Io non attribuirei la minima importanza a ciò che qualcuno dice mentre si trova sotto l'effetto di una droga o di endorfine o di ciò che Badri ha preso — replicò Gilchrist. — Inoltre, Signor Dunworthy, vorrei ricordarle che la sola cosa che è andata storta in questa transizione è la parte che in essa ha avuto la Sezione Ventesimo Secolo. Il Signor Puhalski stava svolgendo un lavoro perfettamente adeguato, ma dietro sua insistenza io ho permesso al suo tecnico di sostituirlo… ed è evidente che non avrei dovuto farlo.

In quel momento la porta si aprì, inducendo tutti a girarsi in quella direzione: l'infermiera entrò con un telefono portatile, lo consegnò a Dunworthy e si affrettò ad andarsene.

— Devo chiamare Brasenose e avvertire di dove mi trovo — dichiarò subito Gilchrist.

Ignorandolo, Dunworthy sollevò lo schermo visore del telefono portatile e chiamò Jesus.

— Mi serve il nome e il numero di telefono di tutti i vostri tecnici — disse alla segretaria del Sostituto Preside, quando la sua immagine apparve sullo schermo. — Nessuno di loro si è fermato qui per le vacanze, vero?

Nessuno lo aveva fatto. Dunworthy prese nota dei nomi e dei numeri di telefono sugli opuscoli pubblicitari, ringraziò la segretaria, chiuse la comunicazione e cominciò a chiamare i singoli nominativi.

Il primo numero che compose risultò essere occupato, i successivi gli diedero il segnale di «occupato» ancora prima che avesse finito di formarli e alla fine una voce registrata avvertì: «Tutte le linee sono occupate. Per favore, chiamate più tardi.»

Dunworthy tentò allora di contattare Balliol, chiamando sia l'atrio che il proprio ufficio, ma non ebbe risposta… Finch doveva aver portato gli Americani a Londra a vedere il Big Ben.

Gilchrist era intanto in piedi accanto a lui, in attesa di poter usare a sua volta il telefono, mentre Latimer si era avvicinato al carrello e stava cercando di inserire la spina della teiera elettrica. La donna paramedico emerse dal suo stato di sonnolenza per aiutarlo.

— Ha finito con quel telefono? — chiese Gilchrist, in tono secco.

— No — ribatté Dunworthy, tentando ancora una volta di chiamare Finch senza però avere risposta. Infine chiuse la comunicazione e disse: — Voglio che lei faccia tornare il suo tecnico ad Oxford e gli faccia riportare indietro Kivrin. Adesso. Prima che si allontani dal punto della transizione.

— Lei vuole? — ritorse Gilchrist. — Posso ricordarle che questa è una transizione della Sezione Medioevale e non sua?

— Non importa di chi sia — replicò Dunworthy, tentando di mantenere la calma. — La politica dell'università è di interrompere una transizione se insorgono del problemi.

Il telefono squillò.

— Parla Gilchrist — rispose Gilchrist, e subito dopo aggiunse: — Soltanto un momento, per favore.

E porse l'apparecchio a Dunworthy.

— Signor Dunworthy — disse Finch, che aveva un aspetto affannato. Grazie a Dio l'ho trovata. Ho chiamato dappertutto. Non può immaginare quali difficoltà ho avuto.

— Sono stato trattenuto — interruppe Dunworthy, prima che Finch potesse lanciarsi in un resoconto delle suddette difficoltà. — Ora ascolti con attenzione: deve andare a prendere il fascicolo di Badri Chaudhuri nell'ufficio dell'economato perché la Dottoressa Ahrens ne ha bisogno. La dottoressa è qui in Infermeria, quindi la chiami, insista per parlare direttamente con lei e si faccia spiegare di quali informazioni ha bisogno.

— Sì, signore — annuì Finch, munendosi di un blocco e di una matita e prendendo alcune rapide annotazioni.

— Non appena avrà finito, voglio che vada direttamente al New College e chieda di vedere il Docente Anziano. Gli dica che ho bisogno di parlare immediatamente con lui e gli fornisca questo numero di telefono. Spieghi che si tratta di un'emergenza e che è essenziale rintracciare Basingame, perché deve rientrare immediatamente ad Oxford.

— Crede che potrà farlo, signore?

— Cosa vuol dire? È arrivato qualche messaggio di Basingame? Gli è successo qualcosa?

— Non che io sappia, signore.

— Allora è ovvio che potrà venire. Dopo tutto è soltanto andato a pescare, non ha impegni programmati che non possa interrompere. Dopo che avrà incontrato il Docente Anziano, provi a parlare con quanti più addetti del personale e studenti possibile, perché forse qualcuno di loro ha idea di dove Basingame possa essere. E già che è là veda di scoprire se qualcuno dei loro tecnici si trova qui ad Oxford.

— Sì, signore — assentì Finch. — Ma cosa ne devo fare degli Americani?

— Dovrà dire loro che mi dispiace di non averli potuti incontrare ma che sono stato irrevocabilmente trattenuto. Devono partire per Ely alle quattro, vero?

— Dovevano, ma…

— Ma cosa?

— Ecco, signore, li ho portati a vedere Great Tom e la Vecchia Chiesa di Marston, ma quando abbiamo cercato di andare a Iffley siamo stati fermati.

— Fermati? — ripeté Dunworthy. — Da chi?

— Dalla polizia, signore. Hanno eretto delle barricate. Gli Americani sono molto seccati per l'impossibilità di tenere il loro concerto di campane a mano.

— Barricate? — chiese Dunworthy.

— Sì, signore, sulla A4158. Devo alloggiare gli Americani a Salvin, signore? William Gaddson e Tom Galley alloggiano sulla scala settentrionale, ma quella di Basevi sta venendo riverniciata.


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