All'inizio, anche Il gioco dei Vor può sembrare un romanzo per ragazzi. Miles è appena uscito dall'Accademia Militare Imperiale, dove ha superato brillantemente tutte le prove più impegnative, e gli viene affidata la sua prima missione. Le complicazioni che nascono da questa situazione lo seguiranno per tutto il romanzo, poiché viene incaricato di scoprire che cosa succede nelle zone dove sono dislocati strategicamente i vari "corridoi", ovvero quelle pieghe nel tessuto spaziale che permettono di viaggiare a velocità superiori a quella della luce. I pianeti o i sistemi planetari che controllano i corridoi sono come le città che controllano i passi di montagna o le rotte sul mare; se una posizione invidiabile può garantire a queste città prestigio e ricchezza, inevitabilmente può anche trasformarle in luoghi pieni di pericoli, insidie e intrighi a non finire.
Ed è nell'intrigo, naturalmente, che brillano le qualità di Miles, perché egli è sempre costretto a intuire le motivazioni e i processi mentali delle persone per poter sopravvivere. Ne Il gioco dei Vor, comunque, si deve misurare con gente altrettanto abile, priva però del senso dell'onore. Come sottolinea la Bujold, Miles non è un semplice protagonista, ma un vero "eroe".
La stessa Bujold, come accade a molti scrittori, ha dovuto imparare in prima persona a superare handicap e delusioni. Ad esempio, ha dovuto inventarsi una carriera, mentre cercava di non perdere il lavoro, anche se nel suo caso si trattava di un compito abbastanza elastico, cioè quello di essere moglie, nonché madre di due bambini.
Nata nel 1949 a Columbus nell'Ohio, figlia di un ingegnere esperto in tecniche di saldatura con una cattedra all'Ohio State University, la Bujold ha iniziato all'età di nove anni a leggere le riviste e i libri di fantascienza che suo padre portava a casa. Ha cominciato a scrivere molto presto, mentre frequentava ancora le scuole medie. Dopo il college, ha lavorato come tecnico farmaceutico presso le istituzioni ospedaliere dell'Ohio State University. Gli abbozzi del suo primo romanzo risalgono al 1982 e, nel giro di tre anni, ha poi terminato di scrivere altrettanti romanzi, rimasti però inediti fino al 1985, quando la Baen Books li comprò in blocco, pubblicandoli tutti nell'anno successivo, a pochi mesi di distanza. Dopo il successo del suo quarto romanzo, Gravità zero, che ha vinto il Premio Nebula, è giunta la consacrazione con i Premi Hugo per il romanzo breve "Le montagne del dolore" e poi per il romanzo Il gioco dei Vor. A questo punto la parola passa ai lettori, che potranno giudicare da soli se Lois McMaster Bujold è riuscita a vincere la sua partita con la tradizione dell'epica spaziale.
James Gunn
L'universo di Miles Vorkosigan-Naismith
Gravità zero (Falling Free) [circa 200 anni prima della nascita di Miles]
L'ingegneria genetica crea i quad, esseri umani con un secondo paio di braccia al posto delle gambe, particolarmente adatti a vivere in assenza di gravità. Ma la stazione spaziale dove i quad sono stati creati diventa obsoleta allorché viene inventata la gravità artificiale; per sfuggire alla sterilizzazione forzata e alla deportazione in massa su un pianeta la cui gravità li renderebbe degli invalidi, i quad si ribellano, trasformando la loro stazione spaziale in un'astronave. In "Labyrinth" (vedi più avanti) incontreremo una bella quad, da cui sapremo che la sua razza, rimasta un po' isolata, continua felicemente a esistere anche ai tempi di Miles.
Shards of Honor [durante la guerra Beta-Barrayar]
Fatale e improbabile incontro fra il capitano Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan, durante la guerra fra Beta e Barrayar. I due si ritrovano entrambi naufraghi su un pianeta selvaggio: Cordelia considera Vorkosigan un barbaro militarista e teme il peggio quando viene fatta prigioniera da lui, mentre Aral guarda con sospetto questo capitano donna, che di certo non è un vero soldato, ma è costretto dal proprio senso dell'onore ad assecondare i suoi tentativi di salvare un compagno invalido (i Vor costituiscono l'aristocrazia di Barrayar). Ben presto scoprono di avere in comune un certo ruvido senso dell'ironia e la stessa amarezza per la follia del mondo, ma sono divisi dalla diversa fede politica e sono costretti a combattere su fronti opposti. Quando Cordelia cade di nuovo prigioniera le cose sono molto più serie, perché si trova nelle mani dell'ammiraglio Vorrutyer, rivale di Aral, amico e compagno di depravazione del sadico principe Serg, l'erede al trono imperiale di Barrayar. Salvata in extremis dal terribile sergente Bothari e ricongiuntasi con Aral, Cordelia scopre la tremenda verità: la guerra non è che uno stratagemma dell'Imperatore per disfarsi di un erede indegno. Ma accetta comunque di sposare Aral, senza sospettare che nel giro di poche settimane questi si troverà costretto ad accettare l'incarico di reggente in attesa della maggiore età dell'Imperatore Gregor, che ha cinque anni.
Barrayar [poco tempo prima della nascita di Miles]
Il sogno di una vita tranquilla e lontana dalla politica che Aral e Cordelia avevano coltivato sfuma subito: infatti, sono circondati da un clima di strenue lotte di potere. In seguito a un attentato alla vita di Aral, il bimbo che Cordelia porta in grembo viene esposto agli effetti di un gas teratogeno. È possibile salvare il feto, ma solo ricorrendo a una gravidanza extra-uterina, e il bambino avrà comunque le ossa fragili, un metabolismo particolare, e la sua crescita sarà stentata. Non è certo l'erede al titolo di Vorkosigan che il vecchio conte Piotr, il padre di Aral, aveva tanto sperato. I ripetuti tentativi di Piotr per convincere, o costringere, i due genitori a disfarsi del feto deforme portano quasi a una rottura in famiglia, ma una volta ancora la storia preme sul destino dei Vorkosigan, questa volta sotto forma di un'insurrezione militare capeggiata da Vordarian, un lord che aspira alla mano della principessa e al trono imperiale. Cordelia fugge assieme al giovanissimo imperatore Gregor, e riesce a mettersi in salvo, ma nella capitale sono rimasti il replicatore uterino che custodisce il piccolo Miles (che non è ancora nato) e la madre di Gregor, nonché gli altri parenti e gli ufficiali leali a Vorkosigan, tutti quanti ostaggi di Vordarian. All'insaputa del marito, Cordelia organizza una spedizione di soccorso, servendosi anche dell'aiuto di Bothari.
The Warrior's Apprentice [Miles ha 17 anni]
Sono trascorsi circa diciassette anni dagli avvenimenti narrati in Barrayar. Incontriamo per la prima volta Miles, che ama segretamente la figlia di Bothari, Elena, sua compagna di giochi. Miles non riesce a superare l'esame fisico necessario per diventare ufficiale, e per riprendersi dall'insuccesso viene mandato dalla nonna su Beta Colony, accompagnato da Bothari e da Elena. Ma per una serie di avvenimenti, provocati dall'innata incapacità di Miles di farsi gli affari suoi, egli si ritrova a capo della flotta mercenaria dei Dendarii, sotto la falsa identità di "ammiraglio Naismith", inventata di sana pianta. Nel corso di una lunga e tumultuosa serie di avventure che durano quattro mesi, il fedele Bothari muore, e Miles deve rassegnarsi a lasciare che Elena vada sposa a un disertore barrayarano. In compenso, durante il suo precipitoso ritorno verso Barrayar (dove i nemici di suo padre approfittano della sua assenza per tessere un ennesimo intrigo), Miles accompagna fino a Beta Colony una mercenaria di nome Ellie Quinn, ferita al volto, offrendosi di pagare la miglior operazione di plastica facciale disponibile sul mercato.