Le tasse diminuirono i controlli si fecero sempre piu rari, come se Tazenda si vergognasse di togliere quel poco di ricchezza a un paese tanto povero.
Comincio a svilupparsi il commercio fra i due mondi, perche forse Tazenda trovava questo sistema piu vantaggioso.
Gli abitanti di Rossem non ricevevano piu in cambio i rinomati prodotti dell'Impero, pero anche le semplici macchine e il cibo di Tazenda erano migliori dei prodotti locali.
Inoltre, le donne ebbero abiti piu eleganti di quelli che filavano da sole.
E anche questo era importante.
Ancora una volta, la vita della Galassia scorreva senza apportare cambiamenti su Rossem, e i contadini continuavano a ricavare i magri raccolti dalla loro terra.
Narovi usci dalla casa soffiando…
Era caduta la prima neve e il cielo opaco era di color rosa.
Osservo le nuvole e decise che nessuna tempesta seria era in arrivo.
Avrebbe potuto viaggiare fino a Gentri senza guai e vendere un po di grano per comprare il cibo in scatola che gli sarebbe bastato per tutto l'invero.
– Ragazzo – urlo volgendosi verso la porta chiusa, – hai fatto il pieno alla macchina? Da dietro la porta rispose una voce, e subito apparve il figlio piu grande di Narovi, con la barbetta rossa e corta non ancora del tutto cresciuta.
– Ho fatto il pieno – disse il giovane, – e funziona a dovere; solo il semiasse e in cattive condizioni.
Ma non dipende da me.
E' da tempo che ti dico che bisogna ripararlo.
L'uomo fece un passo indietro e osservo il giovane aggrottando la fronte e sporgendo il mento in avanti. – E allora sarebbe colpa mia? Come avrei potuto far cambiare il pezzo? Non sono forse cinque anni che il raccolto va male? E il mio bestiame e riuscito a evitare la peste? E sono stato io a non far cadere gli animali da pelliccia nelle trappole…
– Narovi! – Una voce familiare gli tronco il discorso a meta.
– Bene, bene – brontolo, – ci mancava anche questo, che tua madre s'intromettesse nelle discussioni tra padre e figlio.
Porta fuori la macchina e bada che il rimorchio sia attaccato bene.
Batte le mani inguantate una contro l'altra e si giro a guardare ancora una volta il cielo.
Piccole nuvole si erano raggruppate coprendo il sole.
Stava per distogliere lo sguardo, quando i suoi occhi notarono qualcosa e automaticamente levo un dito in alto e spalanco la bocca dallo stupore.
– Moglie – urlo – vecchia… vieni qui.
Una faccia indignata apparve alla finestra.
La donna segui la direzione indicata dal dito e anche lei spalanco la bocca, sorpresa.
Senza un grido si precipito giu per le scale, gettandosi sulle spalle una coperta mentre scendeva.
Apparve sulla soglia con la coperta che le copriva la testa e la schiena.
– E' un'astronave che viene dallo spazio – disse lei emozionata.
– E che altro potrebbe essere? – rispose irritato il marito. – Abbiamo visite vecchia mia, stranieri! La nave atterro lentamente nel campo a nord della fattoria di Naroni.
– Che facciamo? – balbetto la donna. – Possiamo offrire ospitalita a quella gente? Come possiamo dividere con loro la nostra povera cena e riceverli nella nostra casa cosi sporca? – Dobbiamo mandarli forse dai nostri vicini? – e Narovi cinse la moglie per le spalle.
– Moglie mia – continuo, – andrai a prendere le due sedie dalla stanza di sotto, sceglierai un agnello bello grasso da arrostire con le patate e preparerai una buona torta.
Io nel frattempo andro a salutare i nuovi arrivati… e… e… – S'interruppe si tolse il cappuccio di pelo e si gratto la testa esitante. – Si, e portero con me la mia acquavite.
Fa sempre bene bere in compagnia.
Durante il discorso del marito la donna era rimasta a bocca aperta senza riuscire a rispondere.
Quando si fu ripresa, riusci solo ad emettere un mugolio insoddisfatto.
Narovi alzo un dito ammonitore. – Donna, cosa hanno comunicato gli Anziani del villaggio all'incirca una settimana fa? Prova a ricordare.
Gli Anziani in persona sono andati in tutte le fattorie una dopo l'altra! Doveva essere una cosa importante! Ci hanno detto che se fosse atterrata una nave di stranieri avremmo dovuto comunicarglielo immediatamente per ordine del governatore! E perche non dovrei afferrare l'opportunita di entrate nelle grazie di quelli che sono al potere? Guarda quell'astronave.
Ne hai mai vista una uguale? Questi uomini che vengono dallo spazio devono essere ricchi e potenti.
Il governatore stesso ha diramato messaggi urgenti e ha mandato in pieno inverno gli Anziani in persona ad avvertirci.
Forse addirittura il potente Signore di Tazenda desidera incontrare questi stranieri, ed e nella mia fattoria che sono atterrati.
Non stava piu in se per l'emozione. – Se gli diamo una buona ospitalita, forse mi menzioneranno al governatore… e cos'e che non potremo chiedergli in seguito? La moglie si rese improvvisamente conto che i suoi leggeri abiti da casa non la riparavano a sufficienza dal freddo.
Torno verso casa e, gridando senza voltarsi, disse: – Che cosa aspetti allora? Ma l'uomo gia correva verso il punto dov'era atterrata l'astronave.
Non era certo il freddo di quel mondo, ne gli squallidi spazi desolati che preoccupavano il generale Han Pritcher.
Non era preoccupato nemmeno della poverta che lo circondava ne del contadino sudato che aveva di fronte.
Cio di cui dubitava era soprattutto della saggezza del loro comportamento.
Sia lui sia Channis erano rimasti soli.
La nave, tornata nello spazio, avrebbe potuto cavarsela da se, in circostanze normali, ma adesso lui non si sentiva sicuro.
Naturalmente era Channis il responsabile di quella situazione.
Si giro a guardare il giovane e vide che stava sorridendo felice a una donna che, con la bocca spalancata, li spiava dalla sua abitazione.
Channis sembrava trovarsi perfettamente a suo agio.
Questo fatto innervosiva leggermente Pritcher.
Non avrebbe dovuto lasciargli fare tutto quello che voleva.
Per il momento l'unico contatto che avevano con la nave era il ricetrasmettitore a ultraonde che teneva allacciato al polso.
Il contadino sorrideva, inchinava la testa rispettosamente e pieno d'adulazione diceva: – Nobili signori, ho l'onore di comunicarvi che mio figlio, un giovane di valore al quale, data la mia poverta, non posso dare l'educazione che la sua intelligenza meriterebbe, mi ha informato che gli Anziani arriveranno fra breve.
Spero sinceramente che la mia ospitalita sia stata pari ai miei mezzi di povero ma onesto lavoratore, come tutti, qui attorno vi possono testimoniare.
– Anziani? – disse Channis. – Sono i vostri capi? – Cosi e, mio nobile signore.
Sono tutti saggi e onesti uomini.
Il nostro villaggio e conosciuto su tutta Rossem per la sua giustizia esemplare sebbene qui la vita sia dura e i raccolti dei nostri campi e delle nostre foreste siano scarsi.
Forse, mio nobile signore, sarete cosi compiacente da riferire agli Anziani del rispetto e dell'onore con il quale siete stati ricevuti, cosi forse loro ci compenseranno con un nuovo motore poiche quello che abbiamo ora riesce a compiere a malapena i lavori necessari per il nostro sostentamento.
Il contadino li fissava con sguardo umile e ansioso e Han Pritcher annui condiscendente come si addiceva a un "nobile signore".
– Faro rapporto sulla vostra ospitalita agli Anziani.
Pritcher aspetto di essere rimasto solo con Channis per parlare al giovane apparentemente semiaddormentato.
– Personalmente non ci tengo in modo particolare a incontrare questi Anziani – disse. – Hai pensato che cosa gli diremo? Channis sembro sorpreso. – Cos'e che ti preoccupa? – Mi sembra che non convenga attirare sospetti proprio adesso.
Channis parlo in fretta e con voce monotona. – Bisogna pure rischiare di diventare sospetti, non troveremo mai il genere di persone che vogliamo cercando alla cieca.
Uomini che governano per mezzo del potere mentale possono anche non comandare direttamente.
In primo luogo, gli psicologi della Seconda Fondazione saranno probabilmente una piccola minoranza sul totale della popolazione, cosi come, nella Prima Fondazione, i tecnici e gli scienziati costituivano una minoranza.
Gli abitanti di questo pianeta sono probabilmente gente comune.
Gli psicologi agiranno segretamente lasciando credere ai governanti dei pianeti sottomessi di essere loro a comandare.
La soluzione del nostro problema forse si trova qui, in questa parte di pianeta ghiacciato.
– Non riesco a seguirti.
– Eppure a me pare tutto cosi ovvio.
Tazenda probabilmente e un mondo popolato da milioni e milioni di persone.
Come potremmo scoprire gli psicologi in mezzo a loro e riferire al Mulo di aver localizzato la Seconda Fondazione? Ma qui, in questo piccolo villaggio di un pianeta sottomesso, tutti i rappresentanti di Tazenda sono concentrati, come ci ha informato il nostro ospite, nel villaggio chiamato Gentri.
Non ce ne saranno piu di un centinaio, Pritcher e in mezzo a loro devono trovarsi uno o piu uomini della Seconda Fondazione.
Con tutta probabilita andremo fin laggiu, ma prima vediamo di incontrare questi Anziani.
Mi pare il passo piu logico da fare.
Si separarono di scatto perche il loro ospite stava entrando barcollante nella stanza, ovviamente agitato.
– Nobili signori gli Anziani sono arrivati.
Chiedo ancora umilmente che manteniate la vostra parola… – Quasi si piego in due nel profondo inchino.
– Ci ricorderemo certamente di voi – lo rassicuro Channis. – Sono questi gli Anziani? Evidentemente si trattava di loro.
Erano tre.
Uno di loro si avvicino, s'inchino e disse: – Siamo onorati.
I mezzi di trasporto sono pronti.
Rispettabili signori, saremo lieti di avervi con noi nella Sala delle Riunioni.
Terzo Interludio
Il Primo Oratore guardo pensieroso il cielo notturno.
Nuvole leggere coprivano a tratti la luce delle stelle.
L'universo sembrava ostile.
Freddo e cupo, ospitava una strana creatura, il Mulo.
Il buio impenetrabile degli spazi sembrava contenere una terribile minaccia.
La riunione era terminata.
Non si era protratta a lungo.
Si erano scambiati dubbi e domande ispirate dal difficile problema matematico di dove trattare con un Mutante dagli strani poteri mentali.
Tutte le possibili mutazioni dovevano essere considerate.
In qualche posto dello spazio, si trovava il Mulo.
Quale sarebbe stata la sua prossima mossa? Era facile tenere a bada i suoi uomini.
Reagivano, stavano reagendo, secondo i piani prestabiliti.