Ma cosa sarebbe successo con il Mulo?
4. Due uomini e gli Anziani
Gli Anziani, in quella particolare regione di Rossem, non erano niente di tutto quello che ci si sarebbe potuto aspettare.
Non erano una mera estrapolazione del mondo contadino: piu vecchi, piu autoritari, meno amichevoli.
Niente di tutto questo.
La dignita, che era risaltata fin dal primo incontro, sembrava essere la caratteristica dominante.
Sedevano intorno alle tavole ovali come gravi e profondi pensatori.
La maggior parte di loro aveva di poco superato l'eta matura, portavano barbe corte tagliate in modo accurato.
Alcuni non avevano superato quarant'anni e questo dimostrava come la definizione "Anziani" fosse soltanto un titolo onorifico.
I due stranieri erano seduti a capotavola e un solenne silenzio accompagnava il pasto frugale, che si svolgeva quasi come un rito e che conferiva una strana atmosfera all'assemblea.
Dopo il pranzo vennero pronunciate da quegli Anziani che sembravano avere piu autorita alcune frasi (erano troppo semplici e brevi per essere chiamati discorsi), quasi volessero dare un tono meno ufficiale alle riunione.
Era come se il cerimoniale destinato agli stranieri fosse cessato per far posto a una conversazione piu amichevole.
Si affollarono attorno ai due nuovi venuti e li tempestarono di domande.
Chiesero se fosse difficile guidare un'astronave, quanti uomini erano necessari, se fosse possibile in qualche modo migliorare le prestazioni delle loro terramobili, se era vero che in alcuni mondi la neve cadeva di rado come accadeva su Tazenda, quanta gente popolava il loro pianeta, se era grande come Tazenda, se si trovasse molto lontano, se i loro abiti fossero di lana e che cosa era che dava loro quello splendore metallico, perche non portavano pellicce, se si radevano ogni giorno e che tipo di pietra fosse incastonata nell'anello di Pritcher… le domande continuavano senza fine.
La maggior parte venivano rivolte a Pritcher come se, visto che era il piu anziano, fosse stato automaticamente investito di maggiore autorita.
Pritcher si trovo costretto a rispondere a tutte le domande.
Era come trovarsi circondati da una folla di fanciulli.
E le loro domande erano di un'ingenuita disarmante.
Erano attenti a ogni risposta e la loro voglia di sapere sembrava insaziabile.
Pritcher spiego che non era difficile guidare un'atronave e che il numero degli uomini dell'equipaggio variava a seconda della grandezza della nave, che poteva essere guidata da una o piu persone, che il funzionamento dei motori delle loro terramobili gli era completamente sconosciuto ma che senza dubbio sarebbe stato possibile migliorarne le prestazioni che il clima dei mondi variava infinitamente, che sul suo mondo abitavano molte centinaia di milioni di persone ma che era di gran lunga piu piccolo e meno importante del grande Impero di Tazenda, che i loro abiti erano tessuti con una plastica al silicone e che la lucidita metallica era prodotta artificialmente orientando la disposizione molecolare che i loro vestiti erano riscaldati artificialmente e che quindi non avevano bisogno di pellicce che si radevano tutti i giorni, e che la pietra del suo anello era un'ametista.
Continuava a rispondere.
Si accorse di essere entrato, senza volere, in rapporti familiari con quegli strani provinciali.
A ogni sua risposta gli Anziani parlottavano tra di loro come se discutessero dell'informazione ricevuta.
Era difficile capire che cosa si dicessero, perche parlando tra di loro usavano un dialetto che si differenziava molto dalla lingua universale galattica.
A un tratto Channis li interruppe per dire: – Gentili signori, ora tocca a voi rispondere per un poco, poiche noi siamo stranieri e ci piacerebbe molto conoscere tutto cio che c'e da sapere su Tazenda.
A quelle parole nella sala si fece un gran silenzio.
Il gesticolare aggraziato con cui gli Anziani accompagnavano le loro frasi cesso immediatamente.
Si guardarono gli uni con gli altri, in apparenza desiderosi di cedere all'altro la parola.
Pritcher corse ai ripari: – Il mio compagno chiede questo in amicizia, poiche la fama di Tazenda corre per la Galassia.
Noi, naturalmente, informeremo il governatore della lealta e della fedelta degli Anziani di Rossem.
I presenti non mostrarono alcun segno di sollievo, ma le loro facce sembrarono distendersi.
Un Anziano si prese la barba tra il pollice e l'indice la liscio gentilmente poi disse: – Noi siamo servi fedeli dei signori di Tazenda.
Dopo un primo momento di irritazione provocato dalla domanda inopportuna di Channis, Pritcher si senti meglio.
Evidentemente malgrado la vecchiaia che doveva essere la causa dell'attenuarsi della sua iniziativa, sentiva di possedere ancora una dialettica in grado di smorzare le espressioni troppo audaci del giovane.
– Noi che veniamo da cosi lontano – insiste Channis, – non sappiamo la storia dei Signori di Tazenda che immaginiamo governino con giustizia e benevolenza questi mondi da lungo tempo.
L'Anziano che aveva gia prima la parola replico con tono pacato e calmo: – Nemmeno i nonni dei piu vecchi fra noi potrebbero ricordare i giorni in cui i Signori non esistevano.
– E' stata un'Era di pace? – Si, e stata un'Era di pace! – Esito. – Il governatore e forte e potente e non esiterebbe a punire i traditori.
Nessuno di noi e un traditore, naturalmente.
– Immagino che avra punito qualcuno che lo meritava nel passato.
Il vecchio esito nuovamente. – Nessuno in questo pianeta e mai stato un traditore ne tra i nostri padri, ne tra i padri dei nostri padri ve ne e mai stato uno.
Ma su altri mondi qualcuno ha tradito e la morte l'ha colto istantaneamente.
Non e bene pensare a queste cose, poiche noi siamo uomini umili, poveri agricoltori e non ci interessiamo di politica.
La sua voce aveva un tono ansioso e le facce di tutti i presenti esprimevano preoccupazione.
– Potreste dirci – chiese Pritcher con tatto, – come potremmo avere un'udienza con il vostro governatore? Gli Anziani sembrarono sorpresi per la domanda.
Nessuno rispose per alcuni istanti poi l'Anziano riprese: – Come? Non lo sapevate? Il governatore verra qui domani.
Vi aspettava.
E stato un grande onore per noi.
Noi… noi speriamo sinceramente che vogliate fargli presente la lealta dei suoi sudditi.
Pritcher riusci a sorridere anche se con difficolta. – Ci stava aspettando? Gli Anziani si guardarono l'un l'altro. – Perche questa domanda? E piu di una settimana che vi stiamo aspettando.
Il loro appartamento era indubbiamente lussuoso per quel pianeta.
Pritcher aveva dovuto adattarsi a ben peggiori sistemazioni.
Channis mostrava una completa indifferenza.
C'era un'atmosfera di tensione fra i due, data la differenza di carattere.
Pritcher sentiva che il momento decisivo si stava avvicinando e desiderava rimandarlo.
Incontrarsi cosi presto con il governatore significava spostare il gioco in una dimensione pericolosa, eppure un successo avrebbe apportato loro innumerevoli vantaggi.
Provo irritazione per l'espressione lievemente annoiata del giovane Channis.
– Sembra che ci abbiano preceduti – disse.
– A quanto pare – rispose Channis con tranquillita.
– Tutto qui? Vuoi dire che non volevi coglierli di sorpresa? Siamo venuti fin qui per scoprire che il governatore ci stava aspettando.
Probabilmente dal governatore di Tazenda sapremo che tutto il pianeta ci stava aspettando.
E che valore avra la nostra missione? Channis alzo gli occhi senza riuscire a frenare la preoccupazione che lo tormentava. – Che ci aspettassero e un conto, che sappiano chi siamo e cosa siamo venuti a fare e un altro.
– Credi di riuscire a nascondere una cosa del genere agli uomini della Seconda Fondazione? – Forse.
E perche no? Chi lo puo dire? Supponiamo che la nostra astronave sia stata localizzata nello spazio.
E' normale per un regno mantenere posti di osservazione ai confini.
Anche se fossimo stranieri senza importanza, saremmo sempre interessanti per loro.
– L'interesse deve essere stato notevole visto che il governatore si scomoda a venire da noi.
Channis si strinse nelle spalle. – Ci occuperemo di quel problema piu tardi.
Prima vediamo che tipo e questo governatore.
Pritcher sorrise scuotendo la testa.
La situazione stava diventando ridicola.
Channis continuo: – Perlomeno sappiamo una cosa.
Tazenda e la Seconda Fondazione oppure ci sono mille particolari che coincidono in modo straordinario.
Come interpreti il sacro terrore che questa gente nutre nei riguardi di Tazenda? Non si vedono segni di dominazione politica.
Gli Anziani si radunano liberamente senza che nessuno cerchi di interferire.
Le imposte di cui parlano non mi sembrano gravose e vi si puo sfuggire con facilita.
Gli abitanti parlano volentieri di poverta, ma io li vedo tutti sani e ben nutriti.
Le loro case non sono certo abitazioni di lusso, pero sono confortevoli.
"In effetti, questo mondo mi affascina.
Non ne ho mai visto uno dove le condizioni di vita siano cosi dure eppure sono sicuro che la popolazione non soffre e il loro modo di vita cosi semplice comporta un grado di felicita che certamente manca tra le popolazioni piu sofisticate dei centri evoluti.
– Stai diventando un ammiratore delle virtu contadine.
– Per carita – rispose Channis divertito dall'idea. – Sto semplicemente cercando di farti notare il significato di tutto questo.
Apparentemente Tazenda e un'ammimstrazione efficiente, un genere di efficienza ben differente da quella del vecchio Impero o da quella della Fondazione o persino della nostra stessa Unione.
Mentre questi ultimi hanno raggiunto un'efficienza tecnica a scapito di valori ben piu alti Tazenda ha portato la felicita e la soddisfazione.
Non vedi come il fine del loro dominio e differente? Non e fisico ma psicologico.
– Davvero? – Pritcher si permise dell'ironia. – E il terrore con cui gli Anziani parlavano dei loro cari capi psicologici? Come concorda con la tua tesi? – Sono stati mai fatti oggetto di punizione? Parlano solamente del castigo inflitto ad altri.
E come se la paura della punizione fosse in loro cosi ben radicata che non e necessario metterla in atto.
Sono convinto che sono controllati mentalmente in modo tale che sul pianeta non c'e bisogno della presenza di un solo soldato di Tazenda.
Non ti sei accorto di tutto questo? – Forse – disse Pritcher con freddezza – me ne rendero conto solo dopo aver visto il governatore.
E che cosa accadra se anche le nostri menti verranno controllate? Channis replico con disprezzo: – Tu dovresti essere abituato a trattamenti del genere.